La seguente intervista è tratta dalla rivista Animēju, n.225, Marzo 1997, pp.92-96.
La traduzione è stata realizzata da Yupa, tra il 09 e il 21 agosto 2016, rivista e corretta tra il 29 e il 30 ottobre 2016.
L'ordine cognome-nome rispetta l'originale giapponese e non è ribaltato come invece avviene di consueto (quindi Ikuhara Kunihiko e non Kunihiko Ikuhara).
La traduzione è stata eseguita senza alcun fine di lucro, con l'unico scopo di divulgare informazioni in lingua italiana sull'animazione giapponese, altrimenti irraggiungibili, ed è liberamente distribuibile. In caso di citazione si prega di non alterare il contenuto. In caso di distribuzione e/o utilizzo si prega comunque di avvisare anticipatamente il traduttore.
Tutti gli errori e le omissioni sono da addebitarsi al traduttore.


Dialogo tra i diversi registi della serie
Sailor Moon come un sistema di erogazione del piacere
È forte l'impressione che, nella serie di Sailor Moon, sia stato lo scontro tra i talenti dei suoi creatori e delle loro personalità a potenziare l'opera.
Abbiamo ottenuto dai tre registi storici della serie una discussione su Sailor Moon da diversi punti di vista.

Satō Jun'ichi
Nato l'11 marzo 1960, nella prefettura di Aichi. Primo regista di Sailor Moon. Uno dei padri di quest'opera. Ha anche partecipato come regista di singoli episodî alla terza, quarta, quinta serie. Ha lavorato al soggetto, allo storyboard e alla regia generale degli OVA Mahōtsukaitai!.

Ikuhara Kunihiko
Nato il 21 dicembre 1964 nella prefettura di Tokushima. Ha lavorato come regista generale di Sailor Moon per tre anni, per la seconda, la terza e la quarta serie. Ha girato il film della seconda serie. I lettori di Animēju lo conosceranno bene per la rubrica Diario di un regista. Attualmente si sta preparando alla produzione della sua prossima opera, Shōjo kakumei Utena.

Igarashi Takuya
Nato il 21 dicembre 1965 nella prefettura di Saitama. Lavora come terzo regista generale di Sailor Moon dalla quinta serie. Ha lasciato dietro di sé molti episodî memorabili, specie con Minako, tra cui l'episodio 42 con Alan, l'episodio 52 con lo scuolabus, l'episodio 65 con la lite con Makoto, l'episodio 141 col doppio gioco.

AM Satō Jun'ichi dovrebbe arrivare in ritardo. Per il momento, cominciamo coi soli Ikuhara e Igarashi.
Igarashi Sarà il caso di non aspettarlo?
AM Credo arriverà a momenti. Ikuhara, ripensando a Sailor Moon, quali sono stati i momenti che le sono rimasti più impressi?
Ikuhara Mi sono divertito il primo anno.
Igarashi Iku-chan diceva sempre "La mia Sailor Moon è terminata con l'episodio 46". (L'episodio 46 è l'ultimo della prima serie, diretto da Ikuhara. Intende dire che la vena di Ikuhara s'è esaurita con quest'episodio [le note tra parentesi sono tutte del redattore della rivista n.d.Y.])
Ikuhara Sì, dicevo così.
Igarashi Per me Sailor Moon è stata la mia prima opera, e si notano i difetti, tanto che a guardarla oggi me ne vergogno.
Ikuhara Tra gli episodî che hai curato il primo anno ce n'era uno in cui una ragazza più grande, conoscente di Minako, veniva in Giappone, giusto? (episodio 42: "Il passato di Sailor Venus, il tragico amore di Minako")
Igarashi Anche di quello mi vergogno. Si notano i difetti.
Ikuhara Secondo me era venuto bene.
AM Ci sono episodî che vi sono rimasti impressi, non importa se curati da voi o da qualcun altro?
Ikuhara Bella domanda. A me è rimasta impresso proprio il primo anno. Del primo anno riesco a ricordare il contenuto di ogni singolo episodio.
AM C'era un episodio in cui Sailor Moon combatte contro un istruttore di body building, giusto? (episodio 4: "Usagi vi insegna come dimagrire!")
Ikuhara C'era, c'era (XD).
Igarashi Quell'episodio è il primo in cui ho fatto da assistente alla regia.
Ikuhara C'era un episodio in cui compare nuovamente Urawa, che poi sale sulla ruota panoramica del parco dei divertimenti. (episodio 41: "Non fuggirò più dall'amore! Ami contro Mamoru") Quello a suo modo era interessante. C'è Endymion che combatte con Sailor Mercury. E respinge le bolle di sapone col suo bastone (XD).
Igarashi Io ho trovato travolgente l'episodio 26, diretto da Iku-chan. Boxy (Boxy è uno yōma simile a un pugile che compare nell'episodio 26; in origine è un prete protestante) era una specie di straniero che parlava uno strano giapponese, non era male (XD). Era divertente anche la scena in cui Usagi spacca il salvadanaio con lo scettro lunare. Si chiedevano tutti se Usagi avrebbe mai fatto una cosa del genere, e poi la fa davvero.
Ikuhara Sì, c'era una cosa del genere (XD).
Igarashi Il primo anno non è che le cose venissero fatte apposta per far ridere. Mi sembra risultassero così naturalmente.
AM Nel suo primo anno Sailor Moon era di una comicità ingenua.
Igarashi Sì, sì.
AM Fondamentalmente Sailor Moon è un'opera indirizzata ai bambini. Quanto ne avete tenuto conto?
Igarashi Entro certi termini ho tenuto conto che il target fossero i bambini. Per questo ho cercato di non ricorrere a scene troppo complesse. Però, in ogni serie, quando ci si avvicinava al finale, per elaborare e dare una conclusione alla storia, ci sono tante scene complesse. Forse per i bambini a quel punto erano difficili.
Ikuhara È stato dopo che Sailor Moon, con la sua popolarità, è diventato un fenomeno sociale tanto da essere citato dai mass media che ho cominciato a lavorarci tenendo conto, più che ai bambini, al suo influsso sulla società.
AM E quindi è cambiato il modo in cui ci lavoravate?
Ikuhara È cambiato, sì. Sono arrivato a pensare a Sailor Moon come a un sistema di erogazione del piacere.
AM Del piacere? In termini concreti?
Ikuhara Qualcosa tipo che sta bene che le ragazze agiscano per il loro piacere. Abbiamo messo in mostra qualcosa di questo genere. E poi il successo ottenuto ha fatto accettare questa cosa a livello sociale. Ad esempio, mostrare che una ragazza, quando è arrabbiata, può picchiare l'altro, nella società attuale, significa erogare del piacere. Finora nei prodotti di animazione per ragazze, nei fumetti per ragazze, non ci sono state molte opere che hanno rappresentato positivamente una ragazza che prende a pugni o a calci l'avversario. Che ciò sia una forma di piacere secondo me è stata Sailor Moon ad averlo fatto accettare a livello sociale.
AM Si tratta di un nuovo tipo di valore, giusto?
Ikuhara Per le ragazze controllare le emozioni era qualcosa di morale, era una virtù, questo era il concetto corrente. A parole, però, si diceva che le ragazze fossero diventate libere, potessero provare piacere. E Sailor Moon ha mostrato concretamente e visivamente questo tipo di ragazze, e per giunta l'ha fatto accettare alla società. Secondo me è questa una nuova forma di erogazione del piacere. E io ci ho lavorato con questa consapevolezza.
AM Possiamo dire che sia un punto in comune anche con l'opera originale.
Ikuhara L'opera originale questa tendenza ce l'ha ancora più forte. All'inizio io stesso non l'avevo capito. È stato dopo il successo che mi sono reso conto che fosse un sistema di erogazione del piacere. Quindi, dalla seconda serie in poi, ci ho lavorato con questa cosa in testa, pensando "bisogna erogare del piacere". Non bastava che la storia fosse avvincente. Con le vicende amorose, con lo spettacolo la storia sarebbe stata avvincente ma questo non bastava.

Ami ha perso l'autocontrollo?
AM Satō è in ritardo.
Ikuhara Non arriva proprio.
Igarashi A proposito di Satō, lui aveva detto "avrei voluto girare io l'episodio in cui c'è Kakusui". (Kakusui è un personaggio speciale che compare nell'episodio 105: "Voglio la forza! Mako-chan ha perso la direzione"; sembra che Satō ci tenesse molto. La regia di quest'episodio è di Shibara Hiroki)
Ikuhara Sì, l'aveva detto.
AM Kakusui per fortuna aveva un suo fascino. Un personaggio serio ma non eccessivamente rigido.
Ikuhara Secondo me questo suo lato era apprezzabile. Ed è stato strano che Makoto abbia stimato un personaggio del genere.
(nel frattempo si mostra finalmente Satō)
Satō Scusate tanto il ritardo.
AM Stavamo parlando dell'episodio di Kakusui.
Satō Kakusui? È un bel personaggio! Io avrei proprio voluto fare un episodio con lui.
AM Davvero?
Satō Al termine di quell'episodio c'è Makoto che gli dice qualcosa dietro un vetro, giusto? Però non si capisce cosa gli dica. Una cosa del genere deve avere un suo seguito!!
Tutti (XD).
Ikuhara Questo non se lo ricordava nessuno (XD).
Satō Bisognava chiarire cosa gli avesse detto in quel momento.
AM Ma certo.
Satō E la volta successiva che fosse comparso Kakusui, la scena finale si sarebbe conclusa con lui che va in aereo in Tibet. E questa volta sarebbe finito tutto con lui che, dietro il vetro, dice qualcosa. "Ma cos'ha detto stavolta?": il seguito, alla prossima puntata.
Tutti (XDD).
Satō Avrei voluto farlo. L'ho detto da quando ho visto per la prima volta, in anteprima, quell'episodio, ma nessuno mi ha preso sul serio.
AM Voleva farlo sul serio?
Satō Certamente, sul serio.
Tutti (XD).
AM Qual è la parte migliore di Sailor Moon, per lei, Satō?
Satō Per me l'episodio sulla neve girato da Yoshizawa. (episodio 38: "Neve, montagne, amicizia! E ovviamente anche gli yōma"; la regia è di Yoshizawa Takao)
AM Ah, quando il cuore di Rei è toccato non appena sa che Yūichirō è di famiglia ricca (XD).
Ikuhara Quello era un episodio fantastico (XD).
Satō Era carino. Anche lo yōma non era male. Aveva dei pupazzi di neve attaccati al corpo e quando si arrabbiava anche loro cambiavano espressione. Be', gli episodi di Yoshizawa sono divertenti. AM Satō, che ne pensa della Sailor Moon più recente?
Satō Quella recente? L'Ami recente è strana, vero?
Igarashi Ami è strana?
Satō È strana.
Ikuhara Anch'io l'ho trovata strana. Per me è diventata strana dopo "Il primo amore di Ami", girato da Igarashi (XD).
Satō Visto che quella era l'interpretazione di Ami data dal regista della serie Igarashi, era stato il caso di adeguarsi e io ho tentato di farlo però dentro di me c'era qualcosa che mi frenava tanto che non sono riuscito ad andare fino in fondo.
AM Satō, sei un grande (XD)! (a condurre l'intervista sotto la sigla AM c'è Kuma-san, studioso di Sailor Moon; questa definiamola un'esclamazione pregna di sentimenti personali indegna di un intervistatore) Ma quindi se Ami è cambiata è a causa di Igarashi.
Ikuhara Sì, è colpa sua (fa l'irresponsabile).
Igarashi Colpa mia? Ma allora, se Rei è diventata strana, questa è colpa di Iku-chan. (è stato in occasione degli episodî 11, "Uno scontro tra Usagi e Rei? L'incubo nella terra dei sogni", e 15, "Usagi in ansia! Il primo appuntamento di Rei", girati da Ikuhara, che Rei è diventata un personaggio con un suo spessore)
Ikuhara No comment.
Igarashi (XD) E se Minako è diventata strana, c'è un episodio in cui la colpa è di Satō. (Quello a cui Igarashi fa qui riferimento è l'episodio 109, "Un momento sconvolgente! Le rispettive identità vengono rivelate", ad alto livello d'umorismo, in cui Minako mostra al massimo la sua potenza. È con questo episodio che Minako ha ottenuto la sua effettiva popolarità)
Satō No, per Minako io non c'entro.
AM Si è trattato di Sasaki. ("I tumulti da infermiera di Venus Minako", episodio 78, sceneggiato da Sumizawa Katsuyuki e girato da Sasaki Noriyo, segna un punto di svolta per il personaggio di Minako. È da questo episodio che Minako comincia a percorrere la via della ragazza allegra e piena d'energia. Il primo episodio ad aver cambiato Minako, più che il 109, è questo 78).
Igarashi Dite davvero? Sono diventate strane?
Satō Più che strane, delle altre persone. Tanto che i fan sono arrivati a dire: "Questa non è la mia Ami".
AM Nell'episodio 27, quando Urawa ottiene dei voti più alti di lei, Ami si sente rinfrancata e dice "Urawa è davvero straordinario". Però, ne "Il primo amore di Ami", quando Ercurius la batte, pensa: "Questa è una sfida contro di me. Magari è un nuovo nemico".
Ikuhara In effetti è proprio un'altra persona. (XD)
AM In confronto ai tempi di Urawa, è diventata una ragazza piuttosto capricciosa.
Igarashi Facendo un confronto in effetti forse è così.
Satō Non riesce a controllarsi. Il suo autocontrollo è finito chissà dove.
Ikuhara Quindi Ami creava l'aria che aveva grazie al proprio autocontrollo.
AM In realtà, anche se dentro di lei era contrariata...
Ikuhara ...manteneva l'aria che aveva grazie al proprio autocontrollo. (XD)
AM Ha perso l'autocontrollo frequentando Usagi.
Tutti (XD)
Ikuhara Sì, e qualcosa del genere c'era anche in un episodio diretto da Satō. È l'episodio in cui Ami nuota (episodio 97, "Labirinto d'acqua! Ami sotto tiro"), e le hai fatto dire: "Farmi dire quelle cose persino da Usagi...". "Persino da Usagi"? Ma cosa significa? (XD)
Satō Di fronte alla gente non dice le cose ma in realtà nel suo animo ne pensa tante. (XD)
AM Satō, lei dice così, ma Uranus e Neptune lei le detesta, vero?
Satō Sì, le detesto tantissimo. Le ho messe in scena il meno possibile.
Tutti (XD)
Satō Però, alla fine della quinta serie, ho fatto proprio un episodio con loro, che detesto più di tutte, e ho fatto una gran fatica.
AM C'è stato un episodio allegro, girato da Satō, in cui il nemico tenta di sottrarre il cuore puro di Minako (è il summenzionato episodio 109). Il titolo di quell'episodio è "Un momento sconvolgente! Le rispettive identità vengono rivelate". Però i rispettivi segreti occupano appena gli ultimi quattro minuti.
Satō Ho cercato di renderlo il più possibile un episodio su Minako.
Tutti (XDD)
Satō Parlando dei doppiatori, quando siamo arrivati intorno alla quarta o alla quinta serie, la loro bravura tecnica superava persino la nostra immaginazione. In particolare la Mitsuishi. Nella fase di realizzazione di storyboard o animazioni principali, le espressioni o gli stati d'animo li disegnavo pensando che dovevano risultare in un certo modo. Poi, quando si aggiungeva il doppiaggio, la recitazione era diversa dall'immagine che me ne ero fatta. Però è successo più volte che la recitazione fosse palesemente migliore.
Igarashi Le immagini era inferiori alla recitazione della doppiatrice.
Satō Più che inferiori, c'era un'interpretazione diversa.
Ikuhara Questo probabilmente significa che l'immagine che aveva la Mitsuishi di Sailor Moon era più vicina a quella degli spettatori.
Satō Ho l'impressione che la Mitsuishi, questo, lo percepisse a livello epidermico. Poi, gli episodî che ho diretto personalmente sono stati pochi, quindi, a paragone dei doppiatori, Sailor Moon l'ho realizzata ponendo una distanza, o almeno questo è quanto ho capito. E anche se avevo delle esigenze rispetto al doppiaggio, mi sono ritrovato a esitare, e a pensare: "Magari qui è la Mitsuishi ad aver più ragione".
AM Capisco.
Satō Per quanto riguarda il rapporto tra lo staff e i doppiatori, a un certo punto ci siamo trovati noi a doverli inseguire. Al primo anno lo staff e i doppiatori mi sembra corressero come le ruote di un'automobile. Ho l'impressione che ci fosse del feedback reciproco.
Igarashi Io credevo di aver capito i personaggi, ma se mi dici così mi vengono dei dubbî. Satō Igarashi, tu Ami non la capisci.
Tutti (XD).
AM Però capisce Minako.
Igarashi In effetti io mi sono occupato di molti episodî con Minako. E spesso Satō s'è arrabbiato perché mi son fatto prendere la mano facendole dire cose strane: "Non farle dire queste cose, stupido!" (Nell'episodio 141, "La tempesta dell'amore! Il grande piano del piede in due scarpe di Minako", nella scena in cui Tiger Eye e Hawk Eye infilano entrambi contemporaneamente la testa nello "specchio dei sogni" di Minako, Igarashi voleva far dire a quest'ultima: "In due insieme è impossibile! Così si rompe", ma ha rinunciato per l'opposizione di tutti quanti)
Satō Però Igarashi, tra i registi di Sailor Moon, è quello che più è cresciuto durante la serie.
Ikuhara Questo perché è stato quasi il suo debutto alla regia, e poi è diventato coordinatore di un'intera serie.
Satō Attualmente è in gamba col lavoro, ad esempio su come trattare con lo staff. Proprio come un vero regista. Spiega come si deve allo staff il contenuto del lavoro.
AM Ma questo è normale.
Satō No, io non lo faccio spesso.
Tutti (XD).
Satō E anche se a volte tento di farlo, alla fine non riesco a esprimermi bene. Non è facile fare le cose a cui non si è abituati.
AM Parlando di Igarashi, non va dimenticato l'episodio 106: "Un legame fatale! I giorni lontani di Haruka".
Ikuhara In quell'episodio si vede una proto-demone. Quando ho visto quella scena ho pensato: "Uuh, che paura" (XD). Sembrava davvero un scontro in cui ne andasse della vita.
Satō In Sailor Moon, all'inizio, evitavo i toni serî. Ma quando nella terza serie entrano in scena Uranus e Neptune, non si è più potuto evitarli. E per me è stato difficile. Loro facevano discorsi tipo: "Non importa chi dovremo sacrificare".
Ikuhara Io non volevo rappresentare in maniera diretta cose serie. Ho tentato in tutti i modi a renderle come semplici illusioni.
AM Non voleva farne rappresentazioni reali.
Satō Tomita voleva mettere in scena l'"uccello della sconfitta", e avremmo fatto meglio a usarlo.
AM Cos'è, l'uccello della sconfitta?
Ikuhara Le demoni nascevano introducendo un uovo in un qualche oggetto. Quando venivano abbattute l'uovo si rompeva ma non si capiva chiaramente che fossero state sconfitte. Tomita tirò fuori l'idea di far comparire un uccello dall'uovo rotto che diceva "sono stata sconfitta" e ci chiese che ne pensassimo.
Satō Io ero d'accordo ma Iku-chan si oppose accanitamente.
Ikuhara Mi ero opposto?
Satō Ferocemente opposto.
Ikuhara Davvero? Adesso però sarei d'accordo (XD).
AM Dimostra quanto prendeste sul serio Sailor Moon, al tempo.
Satō Iku-chan aveva fin dall'inizio l'intenzione di prendere sul serio Uranus e Neptune.
Ikuhara Questo volevo proprio farlo sul serio. Perché avevo già capito che Sailor Moon è un'opera che si regge sull'affezione che si prova per i personaggi. E pensavo di dover prendere sul serio personaggi come Uranus o Neptune. Anche perché a quel tempo io ero regista della serie.
Satō In effetti, è stata la scelta giusta, considerando che Uranus e Neptune, rappresentate in tal modo, hanno avuto i loro ammiratori. E visto che l'atmosfera era questa, se avessimo introdotto qualcosa come l'"uccello della sconfitta", gli spettatori se la sarebbero presa chiedendoci di non scherzare.

Il lavoro del regista e l'affezione per i personaggi
AM L'ultimo episodio della quinta serie sarà un lieto fine?
Igarashi Per il finale c'è una storia dentro di me che ho voluto usare come punto di riferimento. Conoscete la storia della "principessa che non sorrideva"?
Ikuhara Non la conosciamo. Ce la racconti?
Igarashi In un paese c'era una principessa che non aveva mai sorriso, e per farla sorridere s'erano radunati degli artisti girovaghi da tutti i paesi del Mondo, ma qualunque cosa facessero la principessa non sorrideva. Alla fine, però, un ragazzo che viveva nel villaggio andò davanti alla principessa e le disse: "giochiamo", e così la principessa per la prima volta sorrise. Ho voluto sovrapporre l'immagine di questa principessa a quella di Galaxia. Galaxia ha sempre distrutto i nemici che l'hanno attaccata ma Usagi si mette di fronte a lei senza la volonta di battersi. Ho pensato che fosse ciò a innescare il lieto fine. Ho voluto fare in modo che la maternità di Usagi la avvolgesse, senza sconfiggerla o imprigionarla.
Satō Perché Usagi "è la mamma di tutti noi".
Igarashi Sì. Quella battuta coincide con quanto sento dentro di me. ("Usagi è la mamma di tutti noi" è una battuta di Chibiusa nel film della seconda serie. In questi film Igarashi ha partecipato come assistente alla regia, si capisce quindi quanto ci sia affezionato)
AM È il film della seconda serie. Il capolavoro di Ikuhara.
Ikuhara Mmh. A pensarci ora, quello della seconda serie è un film che si regge solo sull'affezione per i personaggi.
AM Affezione, dici?
Ikuhara L'avevo già detto prima, ma l'animazione per certi versi si regge solo sull'affezione per i personaggi. E questo vale sia per chi la realizza che per lo spettatore. Mentre realizzavo Sailor Moon ho capito che anch'io la stavo facendo solo per l'affezione che provavo per i personaggi. E poi, mentre continuavo a realizzarla solo su queste basi, mi sono detto che così la mia vita di regista sarebbe stata in pericolo. È così che questo modo di realizzazione l'ho lasciato perdere col film della seconda serie.
Satō La struttura mentale di Iku-chan, relativamente a questo modo di realizzare le cose, è vicina a quella dei registi di film non d'animazione.
Ikuhara Se fossi stato solo io a realizzare le cose in quel modo sarebbe ancora andato bene, ma in realtà mi sono reso conto che era così anche per chi mi circondava. E poi, quando ho pensato che probabilmente è così per l'intera industria del settore, mi sono detto: "Così non va. È troppo vincolante". (XD)
Satō È una questione d'identità.
Ikuhara Ho avuto le vertigini. Perché pensavo di realizzare le cose tramite la mia arte.
Satō Io di esperienze del genere non ne ho vissute granché.
Igarashi Anch'io non mi sono mai fatto problemi del genere.
Satō Perché a me non è che il cinema piaccia così tanto. Mi piace l'animazione, però.
AM Ikuhara, lei è arrivato a pensare così ai tempi del film della seconda serie?
Ikuhara Me ne sono vagamente reso conto allora. Ma anche se me ne sono reso conto, ho pensato che non potevo che andare avanti a creare in quel modo, e così ho fatto. Ma da quel momento in poi le cose si sono fatte tremendamente difficili.
Satō Per questo Iku-chan ha cominciato a cambiare il suo modo di creare a partire dalla terza serie.
Ikuhara E l'ho fatto abbastanza volutamente.
Satō Nell'episodio in cui entrano in scena Uranus e Neptune sono rimasto sconvolto che ci fosse stato quel tipo di sviluppo. (qui si sta parlando dell'episodio 92: "Un meraviglioso bel ragazzo? Il segreto di Ten'ō Haruka". È il primo episodio girato da Ikuhara nella terza serie ed è interamente realizzato in chiave umoristica. Qui Satō mette in luce come si stato realizzato badando alla tecnica più che all'affezione per i personaggi)
Ikuhara (XD) Perché?
Satō Perché mi aspettavo che come atmosfere sarebbe stato più simile al film della seconda serie.
Ikuhara Se lo devo dire francamente, a quel punto io non ne potevo più di fare le cose con quell'atmosfera.
Satō Questo potevi dirmelo prima! Io, nella terza serie, ho girato gli episodî adeguandomi alle atmosfere del film della seconda serie. (gli episodî 90 e 97, Satō li ha girati adeguandosi alle atmosfere del film della seconda serie di Ikuhara; pare che per i successivi episodî 104 e 109 si sia adeguato alla regia di Ikuhara dopo il suo cambio di rotta)
Ikuhara No, cose del genere io non le dico. (XD)
Tutti (XD)
Satō Avevo capito che Iku-chan aveva cambiato rotta, e ho cercato di adeguarmi. Ma l'episodio di Iku-chan sull'atletica leggera è stata un'esplosione (episodio 117: "Più in alto, più forte! Il tifo di Usagi"; un episodio unico nel suo genere). Ho avuto l'idea che non avrei potuto starci dietro. A quel punto non sarei riuscito a imitarlo. (XD)
Ikuhara Cose del genere, il primo anno, non avrei potuto farle. Però, al terzo la tendenza in quel senso era diventata sempre più forte.
AM In quale senso?
Ikuhara Intendo che sentivo il bisogno di allontanarmi dall'affezione per i personaggi per realizzare le cose con una differente metodologia.
AM In modo più logico?
Satō In modo diverso dall'affezione per i personaggi.
Ikuhara Proprio così.
AM Questo però dimostrare quanto grande fosse quest'affezione.
Ikuhara Era grande. Ma di fatto questo non riguarda solo Sailor Moon ma tutta l'animazione giapponese, secondo me.
AM Certamente. Vediamo dunque di concludere?
Ikuhara Pensavo che Sailor Moon sarebbe proseguita molto di più. Mentre la realizzavo mi dicevo che forse non sarebbe mai finita. Per questo, quando ho saputo per la prima volta che sarebbe finita con la quinta serie, è stato un po' un trauma.
Satō Finalmente è finita, si poteva dire.
Igarashi Finalmente è arrivata alla conclusione, si poteva dire.
Ikuhara Sailor Moon è stata la mai giovinezza. (XD)
Tutti (XD)